Waste Management e l’impatto del R.E.N.T.Ri sulla Gestione Aziendale dei Rifiuti.
La Global Symposium è onorata di Intervistare Ottavio Sgariglia, field sales executive di Wolters Kluwer ci parla dell’importanza della tecnologia e degli strumenti per affrontare l’impatto del R.E.N.T.Ri nella gestione aziendale dei rifiuti.
Il controllo dei processi di gestione dei rifiuti è di rilevanza strategica per le Aziende attente alle tematiche ESG. La Digital Transformation degli adempimenti waste si concretizza con l’istituzione del Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti (R.E.N.T.Ri.).
Il nuovo regolamento, in vigore dal 15 giugno scorso, disciplina l’organizzazione ed il funzionamento del sistema di tracciabilità, definendo modelli e formati dei registri di carico e scarico e dei formulari con l’indicazione delle modalità di compilazione, vidimazione e tenuta degli stessi; le modalità di iscrizione al R.E.N.T.Ri e i relativi adempimenti sia da parte dei soggetti obbligati sia di coloro che intendano volontariamente aderirvi; il funzionamento del RENTRI, incluse le modalità di trasmissione dei dati.
Global Symposium: Che ruolo ha la tecnologia nella gestione dei rifiuti in Azienda e quali gli eventuali i vantaggi economici derivanti dall’utilizzo di strumenti evoluti e piattaforme abilitanti?
Ottavio Sgariglia: Per ottenere risultati tangibili in ambito ESG, la tecnologia ha un ruolo fondamentale. La gestione dei rifiuti afferisce alle tematiche ambientali e di conseguenza necessita di strumenti tecnologicamente adeguati a monitorare il processo offrendo vantaggi rilevanti non solo in termini di sostenibilità ma anche economici.
GS: Da cosa desume questa convinzione?
Ottavio Sgariglia: Per esperienza diretta perché da 15 anni a questa parte abbiamo assistito alla crescita dei nostri clienti grazie all’utilizzo delle nostre soluzioni tecnologiche. Per gli operatori di settore, la gestione di tutti i processi aziendali, non solo quelli legati alla normativa, affidati ad una piattaforma che opera in logica ERP, ha consentito l’ottimizzazione dei costi e delle risorse: diminuisce l’effort e aumenta il ritorno economico. Per i produttori, l’utilizzo di un supporto tecnologico rappresenta il modo più sicuro per tracciare i processi interni definiti da un modello organizzativo strutturato, con una conseguente riduzione del rischio di incorrere in sanzioni penali. Inoltre, per chi produce una quantità elevata di rifiuti riciclabili, mi riferisco alla Grande distribuzione e al Retail, la gestione finalizzata all’EoW trasforma il rifiuto da costo a risorsa con un notevole risparmio sulla TARI.
G.S: Quindi avete fornito uno strumento per la digitalizzazione della gestione dei rifiuti anticipando i tempi?
Ottavio Sgariglia:Si, vantiamo una expertise trentennale nel settore dei gestionali per il ciclo ambientale e dei rifiuti. Abbiamo da sempre un obiettivo: gestire con un’unica piattaforma i modelli complessi di diverse strutture, tra loro connesse con logiche di business. Nel 2010 è arrivato il SISTRI e, a prescindere dalla sua funzionalità o meno, ci siamo preparati per realizzare una soluzione che fosse in grado di affrontare un sistema digitale ministeriaAnche le. Mi riferisco al R.E.N.T.Ri: sappiamo di questo progetto dal Maggio 2019, ed abbiamo collaborato, tramite le Associazioni, con Ministero, Albo Gestori Ambientali ed Ecocerved, nella verifica di ciò che questi stavano portando avanti. Adesso siamo in attesa, da parte del Ministero, della pubblicazione dell’ultimo Decreto Direttoriale riguardante le modalità di compilazione dei nuovi formati dei registri di carico/scarico e dei formulari di cui abbiamo discusso con il MASE i contenuti. Si attendono aggiornamenti entro fine anno.
G.S: A che punto siamo?
Ottavio Sgariglia: Con l’entrata in vigore del R.E.N.T.Ri si concretizza, la Digital Transformation dei processi di gestione dei rifiuti, che è di rilevanza strategica per tutte le Aziende attente alle tematiche ESG. I decreti Direttoriali già usciti indicano due milestones fondamentali:
- tutte le aziende dal 13/02/2024 dovranno cambiare tutti i formati di Registri e Formulari fino ad ora utilizzati – in uso dal 1997.
- a distanza di 12 mesi, tutti i produttori di rifiuti pericolosi e operatori dovranno operare, obbligatoriamente, su questo sistema digitale.
Si attende il terzo, per avere tutte le indicazioni pratico/operative per l’utilizzo del registro elettronico nazionale.
G.S.: Quindi significa che i vecchi formati, quelli che tutti noi siamo sempre stati abituati ad utilizzare, verranno abbandonati?
Ottavio Sgariglia: Si, i vecchi formati, quelli che utilizziamo dalla fine del precedente millennio, saranno abbandonati definitivamente, e questo vale per tutte le aziende e tutti gli enti che dovranno obbligatoriamente passare ai nuovi modelli.
G.S.: Cosa ci può anticipare su questi nuovi formati?
Ottavio Sgariglia: I nuovi formati sono molto più ricchi di informazioni: ogni campo che si aggiunge richiede ulteriori controlli, per cui, con il R.E.N.T.Ri l’utilizzo di uno strumento digitale (gestionale, piattaforme ESG etc..) è assolutamente imprescindibile. Ma il vero cambiamento consisterà anche nel fatto che tutte le operazioni sui registri di carico e scarico e sui formulari, dovranno essere firmate digitalmente; è proprio questo uno dei punti che ha definito l’ultimo decreto direttoriale pubblicato ad inizio novembre che determina in che modo e con quale sistema di identificazione (SPID, CNS, Identità Digitale) verrà individuato il legale rappresentante a cui sarà collegato un sigillo digitale aziendale ad ogni singola movimentazione di formulari e registri.
G.S.: Come dovrebbe adoperarsi un ente/azienda che deve affrontare il RENTRi ?
Ottavio Sgariglia: Dipende dalla dimensione e dall’attività dell’Ente o dell’azienda e dalla loro complessità organizzativa: sappiamo che, per primi, dovranno iscriversi e partire con il R.E.N.T.Ri tutti gli operatori del settore rifiuti e le aziende con più di 50 dipendenti che producono almeno un rifiuto pericoloso. Tutti gli altri dovranno iscriversi con tempi più lunghi ma, come tutti, dovranno utilizzare i nuovi formati. Mentre gli operatori di settore, si dimostrano confidenti sulla necessità di adeguarsi in tempi rapidi al nuovo sistema, altrettanto non si può dire dei produttori, la cui percezione è offuscata dall’idea che si possa delegare a terzi l’intera gestione dei rifiuti evitando ogni rischio quando, invece, la norma dice, in maniera inequivocabile, che il produttore di rifiuti è il primo responsabile dal punto di vista amministrativo e penale dell’avvenuto recupero o smaltimento di ogni singolo rifiuto prodotto e tale responsabilità non è mai derogabile per contratto. Il cambio sarà un po’ più articolato per le Aziende Enterprise, non perché non abbiamo le competenze interne, bensì perché l’adeguamento a questa digitalizzazione richiede la strutturazione della corretta gestione dei rifiuti che prevede, in modo particolare nelle imprese medio grandi e con organizzazioni complesse, un approccio multidisciplinare, in cui ogni passaggio coinvolge figure che si occupano di diversi adempimenti specifici. Al fine di ottenere una gestione ottimale dei rifiuti è necessario, quindi coinvolgere profili di differenti strutture aziendali: Compliance, HSE, Acquisti, Logistica, ICT.
G.S.: Un cambio importante, quindi.
Ottavio Sgariglia: Importantissimo, ci troviamo di fronte ad un evidente cambio di paradigma: la gestione digitale degli adempimenti fiscali non permetterà più i coni d’ombra generati da quella cartacea. Occorre contare su un chiaro modello organizzativo, atto a prevenire reati ambientali, supportato da una adeguata piattaforma informatica in grado di abilitare l’azienda non al solo invio di registri e formulari firmati digitalmente, ma anche e soprattutto, capace di tracciare il processo nelle sue singole attività. Non basta avere un software che faccia solo formulari/registri ed il loro invio, bensì questo deve essere in grado di controllare il processo, monitorare la persistenza autorizzativa della filiera dei fornitori e consentire la dimostrabilità, in qualsiasi momento e a qualsiasi Ente di Controllo, dell’adozione di un efficace “modello atto a prevenire i reati” al fine di non incorrere in errori che possono innescare contestazioni giuridiche. In aziende con strutture articolate, in regime di D.Lgs. 231/01, i tempi di realizzazione ed implementazione del modello ed il relativo utilizzo di una piattaforma software adeguata sono, a questo punto, evidentemente molto ristretti perché si richiedono tempi per l’adozione e l’applicazione di processi e strumenti nuovi.
G.S.: Quindi il R.E.N.T.Ri è arrivato ?
Ottavio Sgariglia: Si, e come ha detto a chiare lettere il Direttore Generale del MASE, Ing. Laura D’Aprile, ad Ecomondo 2023: “non si torna più indietro”.
G.S.: Ringraziamo il Dott. Ottavio Sgariglia per la gentile concessione e lo attendiamo in occasione della Waste Management Conference 2023 il 30 Novembre a Milano per maggiori approfondimenti.
Per informazioni sulla conferenza scrivi a info@globalsymposium.co.uk
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